Hügel, Friedrich von (1852-1925)

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Friedrich von Hügel

Il barone del Sacro Romano Impero Friedrich von Hügel nacque a Firenze il 5 maggio 1852, figlio dell’ambasciatore austriaco presso la corte del Granduca di Toscana, mentre sua madre, una protestante convertita al Cattolicesimo, era d’origine scozzese. Nel 1867, all’età di 15 anni, H. emigrò con la famiglia in Inghilterra, e lì vi rimase per il resto della sua vita, sebbene per molti anni solesse soggiornare in Italia con la famiglia per lunghi periodi.

Nel 1873 H. sposò la nobile cattolica inglese Mary Catherine Herbert (m. 1935), da cui ebbe tre figlie: Gertrude (1877-1915), Hildegarde (1879-1926) e Tekla (1886-1970). Degna di menzione è soprattutto la primogenita, Gertrude, che probabilmente ispirò Antonio Fogazzaro per il personaggio di Maria Selva nel suo romanzo Il Santo (condannato all’Indice nel 1906). Gertrude divenne una cattolica molto devota, dedita ad opere di carità, attraverso le frequentazioni con famosi religiosi dell’epoca, come George Tyrrell e Giovanni Semeria: quest’ultimo celebrò il matrimonio, che non fu mai consumato, della baronessina con il conte Francesco Salimei della Guardia nobile pontificia. Gertrude sarebbe morta di tisi a 38 anni nell’agosto 1915.

Tornando al padre, H., benché non si fosse mai laureato (eccetto una laurea honoris causa in teologia, assegnatogli dall’università di Oxford nel 1920), era senza dubbio un uomo dotato di una vasta cultura: poliglotta (conosceva sette lingue) ed erudito, egli viaggiò frequentemente in Europa, nonostante la menomazione della sordità che lo aveva colpito nel 1870 dopo un attacco di tifo, e mantenne una fitta corrispondenza epistolare con diversi personaggi dell’epoca, come Alfred Loisy, il già citato Tyrrell (a cui H. fece conoscere gli scritti di Maurice Blondel e Lucien Laberthonnière), e la mistica anglicana Evelyn Underhill (1875-1941).

Si dedicò allo studio della Bibbia, introducendo innovativi metodi ermeneutici, che portò all’attenzione di studiosi e religiosi italiani, e che furono la base di quel rinnovamento cattolico, bollato poi come modernismo: assunse una certa fama in questo campo, quando, intervenendo ad un congresso a Friburgo nel 1897, assieme al domenicano Marie-Joseph Lagrange, sollevò dubbi sull’attribuzione della paternità del Pentateuco a Mosè.
L’ostilità della Chiesa cattolica nei confronti del modernismo crebbe man mano negli anni successivi: quando fu pesantemente attaccato il libro di Loisy L'Evangile et l'Eglise (Il Vangelo e la Chiesa), H, assieme al vescovo di Albi, Eudoxe Irénée Mignot (1842-1918), prese le difese del teologo francese.

Un momento storico per il modernismo fu alla fine dell’agosto del 1907, quando i pensatori modernisti ritennero necessario confrontarsi per prendere una posizione comune contro le critiche. Fu quindi organizzato in tutta segretezza un convegno a Molveno (in provincia di Trento), dove s’incontrarono i maggiori rappresentanti, come Ernesto Buonaiuti, Umberto Fracassini, Tommaso Gallarati Scotti (1878-1966), Romolo Murri e i già citati Semeria e Fogazzaro. Anche H. intervenne l’ultimo giorno di lavori con un appello alla concordia tra i partecipanti, alla lotta silenziosa e al rifiuto della polemica contro gli avversari.
Sul convegno comunque si abbatté poco dopo, il 16 settembre (la data ufficiale è l’8) del 1907, la pubblicazione dell’enciclica “Pascendi dominici gregis”, che condannava il modernismo.

Da questo momento in avanti, H. si dedicò ai suoi studi, pubblicando nel 1908 The Mystical Element of Religion (L’elemento mistico della Religione)uno studio sulla mistica Santa Caterina di Genova (1448-1510) The Eternal Life (La vita eterna) (1913), Essays and Address (Studi e indirizzo) (1921) e Reality of God and Agnosticism (Realtà di Dio e agnosticismo), pubblicato postumo, come del resto il suo copioso carteggio epistolare.
Gli ultimi anni di H., che morì il 27 gennaio 1925, furono resi dolorosi dalla morte prematura della figlia Gertrude nel 1915. Sulla sua tomba sono incise le parole: “Whom have I in heaven but Thee?” (Chi ho in paradiso se non Voi?).